Per lo sviluppo della campagna, siamo partiti da un’analisi accurata del tema. Ci siamo confrontati con persone che, sulla propria pelle, hanno vissuto discriminazioni per il proprio orientamento sessuale. Abbiamo interagito, attraverso un confronto costante, con l’UNAR, perché potessimo trovare la via più efficace per trasmettere un messaggio di valore.
Da questo intenso percorso ha preso vita uno spot televisivo, con una storia che traccia uno spaccato di realtà che non lascia indifferenti. Quello di un gruppo di amici che danno il buon esempio nel mostrare un atteggiamento inclusivo verso una coppia di amici omosessuali. Un fatto per nulla scontato in una società in cui i legami affettivi, ancora oggi, vengono spesso deturpati da pregiudizi e stereotipi culturali.
Lo spot ci invita a riflettere su una realtà in cui non sempre si assiste a modelli virtuosi di inclusività. E vuole essere anche un invito a contattare i centri antidiscriminazioni, oppure l’UNAR, di fronte a situazioni di disparità e violenza.
La campagna è stata estesa anche allo spot radio, dove la voce narrante racconta come in Italia e nel mondo, siano ancora tante le persone costrette a nascondere la propria identità di genere. Persone che non sono libere di esprimere sé stesse e amare chi vogliono, per paura di subire discriminazioni e violenze psicologiche e fisiche.
Lo spot invita a rispettare la dignità di ogni persona, e ricorda l’importanza di farsi aiutare dai centri preposti e dell’UNAR, se si è vittime di discriminazione.